mercoledì 29 febbraio 2012

Fake.

Tutti abbiamo una maschera, una parte di noi che vorrebbe essere diversa da quello che in realtà e cerca in tutti i modi di diventarlo mediante un particolare esagerato, un piccolo gesto esuberante o una battuta diversa dal solito. Sì, tutti abbiamo un nostro fake. In inglese questa parola significa "falso" ma io non la interpreto in questo modo. Credo piuttosto che sia una maschera che ognuno di noi porta con sè e con cui cerca di nascondere quella parte di sè che gli piace di meno. 



Molti considerano questa parola come il sinonimo di un mondo virtuale in cui molti si fingono di essere chi non sono, personificando attori famosi e personaggi televisivi...giusto per il gusto di provare l'ebbrezza di qualcosa di differente dalla normale vita quotidiana. Certo, questo è il fake per alcuni, ma io non voglio parlare di questo mondo forse troppo artificiale e fantasioso. Voglio parlare della vita reale, perchè è quella che viviamo tutti, quella con cui ci rapportiamo ogni giorno, quella che viviamo attimo dopo attimo. E la cosa più triste è che anche nella vita vera ci sono i Fake, anche nella vita reale esiste gente che indossa una maschera, un po' come diceva Pirandello. Lui non sbagliava, lui sì che aveva capito tutto di noi esseri umani. L'uomo è un animale sociale e proprio per questo si stanca presto di ciò che era un istante prima, è sempre troppo insicuro di come è veramente, ha paura di essere apprezzato per le sue qualità...e così cerca la maschera che possa piacere di più alla società e alla gente che ritiene importante. Ad esempio, se al momento è alla moda portare sempre la coda di cavallo ed essere una ballerina...ecco che tutte le ragazze lo faranno. Ma basterà, l'anno dopo magari, che vada di moda l'aria da intellettuale che sa tutto e tutte quelle ragazza indosseranno Ray-Ban dalla montatura nera ed esagerata ed indosseranno gilet e camicie. Ma questa è vita? Alla fine delle giornata, quando finalmente la smettiamo di indossare la maschera, che ne rimane? Un mucchio di ossa e pelle, attaccate debolmente alla nostra anima. C'è chi dice che gli occhi sono lo specchio della nostra anima, ma se ogni giorno, ogni mese, ogni anno, questi occhi cambiano...qual è realmente la nostra anima? Come siamo veramente? Chi siamo? Queste domande dovrebbe porsele ognuno di noi, anche chi ora sta pensando che non appartiene a questo tipo di persone, perchè siete proprio voi la specie più pericolosa. Voi che credete di non essere Fake, voi che credete di essere nel giusto. Chi condanno non è la gente che finge di essere qualcuno su Social Network o che indossa una maschera rendendosene conto, ma chi lo fa senza accorgersene, o meglio...fingendo di non saperlo. Tutte quelle donne che indossano la maschera delle donne in carriera e la usano come scusa per stare poco con i loro figli, quegli uomini che fingono di essere buoni padri di famiglia e poi tradiscono le loro mogli, quei ragazzi e quelle ragazze che fingono di essere diversi da come sono o che si nascondono dietro un aspetto forte e ribelle, per non ammettere che invece si sentono soli e hanno paura di confrontarsi con gli altri. Sono loro quelli che devono cercare di vivere la propria vita smettendo di essere dei fake, buttando via la maschera e cercando di essere sè stessi. Perchè solo così potranno finalmente guardarsi allo specchio e vedere i propri occhi.

<<Alla fine delle giornata,

quando finalmente la smettiamo di indossare la maschera,
che ne rimane?
Un mucchio di ossa e pelle,
attaccate debolmente alla nostra anima.>>





martedì 28 febbraio 2012

Granelli di sabbia.

Passano i giorni, passano le ore, passano i minuti...tutto passa. Ciò che credevamo fosse presente e ciò speravamo diventasse futuro, eccolo che in solo istante di trasforma in passato. Poco fa ho scritto una frase, che in quel momento credevo fosse presente, ma che ora è già passata. E per alcuni di voi potrebbe invece essere futuro, perchè magari la leggerà quando io avrò smesso di scrivere e starò facendo altro. Quindi il tempo è qualcosa di soggettivo? Dipende. Noi uomini ci siamo costruiti i calendari, gli orologi e tantissime altre unità di misura che ci permettono di calcolare il tempo e di definire presente, passato e futuro. Ma in realtà io credo che questa sia solo una nostra illusione. Il realtà siamo noi a decidere cosa è passato e cosa non lo è. Siamo noi a decidere come e quando voltare pagina. Siamo noi a decidere tutto ciò. E quindi, nonostante sembri assurdo perfino dirlo, io credo che il tempo sia soggettivo. Posso scegliere di vivere questo pomeriggio come se fosse piena notte e posso decidere di stare sveglia a guardare la luna invece che dormire. 



Ognuno di noi fa le proprie scelte  e se ne prende le responsabilità. L'unica cosa certa è che il tempo scorre, vola via forse troppo in fretta e, sebbene siamo noi a decidere cosa farne, esso passa...inesorabilmente e il più delle volte ci ritroviamo a fare il conto solo con dei semplici ricordi. Quante volte, sapete, mi capita di ripensare al passato, a cosa mi è accaduto un anno fa e la cosa buffa e che non mi sforzo nel farlo...i ricordi riaffiorano come scogli che erano rimasti nascosti sotto la sabbia e che il vento e la tempesta hanno reso di nuovo visibili. Così, improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, mi ritrovo a pensare, mi ritrovo sola con me stessa a riflettere a tante, troppe cose. E spesso commetto l'errore di pensare a "come sarebbe stato se...", "cosa sarebbe successo se...", "come avrei agito se..." e altre mille domande di questo genere. Non fraintendetemi, sono felice delle scelte che ho fatto finora, ma spesso mi ritrovo a pensare a cosa sarebbe accaduto se avessi mollato la presa meno facilmente, se fossi stata più decisa nelle mie scelte, se avessi combattuto fino all'ultimo. Purtroppo però le cose non si possono rifare...è come arredare una casa. La prima volta non è mai quella buona; la seconda, forse. La terza sicuramente. Ma noi non abbiamo nove vite come i gatti, no? E allora credo che la scelta più saggia da fare sia vivere il proprio tempo e i propri attimi come ci si sente di fare, di comportarsi come si crede più giusto...e anche se poi penseremo che se avessimo agito diversamente qualcosa sarebbe potuto andare come desideravamo, non dobbiamo MAI pentircene. Perchè la vita è una sola e ogni attimo di essa è un istante che non vivremo mai più, che non tornerà mai più e non possiamo certo lasciare che trascorra senza renderlo indimenticabile, nel bene o nel male.

<<Il tempo è  come una clessidra.

Le nostre azioni sono i granelli di sabbia,
che scorrono inesorabili attraverso i nostri corpi.>>






lunedì 27 febbraio 2012

L'amore è vita.

Ho deciso che ogni giorno parlerò di un argomento diverso, un argomento che riguarda ciascuno di noi, un argomento che ci colpisce da vicino. Lo farò con le mie parole e le mie esperienze e lo condirò con fantasia e libertà, perchè io ODIO TREMENDAMENTE le situazioni statiche e monotone. Per questo metterò un mio tocco in tutto, cercherò di interessarvi nel miglior modo possibile. E oggi voglio parlarvi di Amore. Lo so cosa state pensando, lo so cosa credete. E' un argomento detto e stradetto, comune, banale e ormai gettonato da tutti. Insomma sembra la cosa più semplice di cui parlare e invece è la cosa più difficile da fare. Sì, è facile parlarne in termini comuni, inserendo citazioni di poeti e filosofi qua e là, ma siamo in grado di parlarne secondo la nostre esperienza di vita? Secondo le nostre aspirazioni, i nostri sentimenti, il nostro cuore? Così diventa più difficile, perchè se ne vorebbe parlare con un milione di parole e invece ci si riduce ad un sorriso. Ebbene, oggi cercherò di fare l'impossibile, cercherò di definire a parole mie l'amore. Spero di essere il più chiara possibile e di non finire col passare ad argomenti che non c'entrano nulla, come mi capita spesso, troppo presa dal flusso delle mie stesse parole. Ecco, mi stava risuccedendo. Allora, concentriamoci sull'argomento. L'amore. Cos'è l'amore? L'amore non è solo un sentimento, un'emozione, uno stato d'animo. L'amore è tutto quello che ci circonda, l'amore è uno sguardo, un sorriso, una parola, un gesto, una piccola attenzione, un bacio, una carezza, un abbraccio, uno schiaffo, un pugno, sì. 



L'amore è tutto questo, l'amore è la nostra vita. Qualsiasi cosa che noi facciamo, quello è amore. Anche io adesso, scrivendo queste poche parole, sto scrivendo amore. Perchè l'amore non è solo quello tra due innamorati, non è solo quello tra genitori e figli, tra amici, tra fratelli. L'amore è qualsiasi cosa noi compiamo per far piacere ad un altro, qualsiasi cosa che ci mette in comunicazione con un altro essere umano, animale o vegetale che sia. Io ora scrivo qui perchè voglio condividere con voi le mie emozioni e vi sto trasmettendo un po' di quell'amore che ho nel mio cuore. E voi, leggendo, state apprendendo un po' di amore e chissà...magari lo darete al vostro compagno vicino a voi, al vostro cane, a vostro figlio che dorme, all'alberello che state coltivando con tanta passione. L'amore è intorno a noi, sempre  e comunque. L'amore vive in noi e non scomparirà mai, finchè l'ultimo essere vivente sulla terra continuerà a vivere e a dedicarsi con passione ad un oggetto, un animale, una pianta. Poi, vabbè, c'è anche l'amore che lega due persone, quello che riusciamo a scorgere in un bacio o in un semplice gesto tra due innamorati, quello di cui tutti parlano. Ma non dobbiamo dimenticare che non solo quello è amore. L'amore è vita, l'amore è amicizia, l'amore è fratellanza, l'amore è passione, l'amore è ispirazione, l'amore è sognare. Non dimentichiamolo mai, perchè troppo spesso nel mondo ci si dimentica che l'amore è tutto questo. L'amore è l'essenza della nostra vita e non dobbiamo mai perderlo di vista. Se lasciamo che vada a finire nell'oblio più assoluto, la nostra vita non avrà più un senso e non avrà più motivo di essere vissuta.

<<L'amore è amicizia,
l'amore è fratellanza,
l'amore è passione, 
l'amore è sogno,
l'amore è vita.>>




domenica 26 febbraio 2012

First Time.

Eccomi qui. A scrivere il primo post del mio primo blog. Che emozione! Digitare questi tasti uno ad uno mi rende felice, mi fa sentire libera di poter esprimere tutto quello che ho dentro, senza il timore di essere giudicata o criticata. So che a molti potrebbe non interessare quello che scriverò, ma io lo farò lo stesso. Sono troppo spesso attenta a pensare a quello che gli altri potrebbero pensare di quello che dico (scusate il gioco di parole!) e spesso mi limito nel dire quello che penso. Ho così deciso di ritagliarmi questo piccolo spazio di web dove poter essere me stessa. Scriverò, scriverò, scriverò. A costo di farlo in treno, in bus, camminando in bici, mangiando, camminando. Ciò che voglio fare è scrivere. E' questa la passione che ho dentro...perchè quando scrivo mi sento bene, mi sento libera, mi sento salvata. 



E da qui potrete capire anche il titolo di questo blog: Sotèra. In greco Sotèra significa "Salvatore" ed è proprio questo che significa per me la scrittura. La scrittura è il mio salvatore, quello che mi salva da tanti e troppi luoghi comuni, da tante difficoltà che la vita comporta e mi permette di affrontare tutto con un sorriso. Perchè la vita che vita sarebbe se non avessimo una valvola di sfogo a cui poter confidare tutto, come se fosse un piccolo e segreto confessore, come se fosse un nostro amico immaginario, senza qualcuno che ci aiuti ad affrontare tutto con un sorriso? E' questo che mi succede quando scrivo. Tutti i cattivi pensieri vanno via e posso finalmente librare nel mondo dei sogni e della vita, quella vera. Perchè i sogni sono l'alimento fondamentale della nostra vita. Senza il desiderio di qualcosa di meglio sarebbe troppo monotono vivere. E sapete qual è il mio desiderio al momento? Mettere le cuffie nelle orecchie, chiudere gli occhi e lasciare scorrere le mie dita sui tasti del pc e...scrivere. Spero di riuscire a trasmettere il più possibile, anche piccole emozioni, anche piccole sensazioni, anche semplici sorrisi. Mi basta. Pubblicherò poesie e racconti, storie di vita quotidiana, notizie di cronaca, spettacolo, tv, ma non lo farò come una giornalista o come uno di quei terribili presentatori che "godono" nel parlare di tragedie, che amano avere ascolti più che dire la verità. Lo farò come una semplice spettatrice che filtra le vicende del mondo attraverso le sue dita, attraverso il suo tocco, mediante un semplice sguardo. Lasciate che vi accompagni in questo viaggio, non mi interessa quanti sarete con me e quanti ne rimarrete fino alla fine, anche solo una persona mi basta.

<<Scrivere è prendere un sogno e realizzarlo,

immaginare una nuvola e materializzarla,
prendere la vita e cambiarla.
Scrivere è raccontare emozioni
e provare a trasmetterle.>>