Covington, 8 dicembre 1978. Una donna di nome Edna,
dà alla luce il suo secondogenito e decide di chiamarlo Ian. E’ un tenero
bambino che si rigira nella culletta e guarda il mondo, a lui ancora
sconosciuto, con i suoi vispi occhietti azzurri, profondi come l’oceano. Ian
cresce in Louisiana, tra giochi nella natura, corse a cavallo, divertenti
espedienti con suo fratello Robert e sua sorella Robyn e nuotate nelle acque
del Golfo del Messico, lo stesso golfo danneggiato nel 2010 da una piattaforma
petrolifera.
Ian diventa un adolescente e si affaccia nel mondo dei “grandi”:
vorrebbe lavorare e diventare indipendente, per aiutare la sua famiglia e
decide di inserirsi nel mondo della moda, anche grazie all’aiuto di sua madre.
E’ un ragazzino molto carino, i suoi occhi risaltano subito all’attenzione di
numerose agenzie di moda e il suo volto pulito ed angelico viene subito
riconosciuto come un volto da modello perfetto. Passa il tempo ed Ian, ormai
inserito nel mondo della moda, ha la possibilità di viaggiare il mondo ed avere
un lavoro che lo sostenga, ma…vorrebbe qualcosa di più. Vorrebbe poter mostrare
al mondo quello che sa fare, a parte sorridere davanti ai fotografi e posare
vestito come un manichino. Ian vorrebbe far vedere al mondo che sa anche far
uscire un’altra parte di sé, una parte che ancora molti non conoscono, un lato
del suo carattere che può mostrare solo con la recitazione. Credo, infatti, che
tutti abbiano un lato un po’ nascosto che riescono a liberare in vari modi: io
lo faccio scrivendo, ma c’è chi lo fa cantando, suonando, danzando, correndo o
chissà in quali altri maniere. Ian riesce a mostrarlo recitando.
Purtroppo non
subito il mondo si è accorto del suo talento, infatti ha partecipato a numerosi
film e serie TV senza troppo successo; ma io penso che se sei destinato a fare
qualcosa, se la desideri dal profondo e se non ti arrendi mai, il sogno che
aspetti arriva, in un modo o nell’altro. E così è stato per Ian: un bel giorno,
ecco l’occasione della sua vita, un ruolo in “Lost”. E da quel momento la
strada sembra essere continuata per il meglio, nonostante la morte prematura
del suo personaggio, Boone. Il successo è continuato ed è scoppiato
letteralmente quando ha interpretato (e interpreta ancora!) il ruolo del
vampiro Damon Salvatore nella serie “The Vampire Diaries”.
E’ stato da questo
momento che tutti hanno iniziato a conoscerlo meglio e ad apprezzarlo come
avrebbe già dovuto essere apprezzato da tempo. Sarà stata la sua aria da
cattivo ragazzo? Sarà stato il fascino del bello e tenebroso? Oppure i suoi
capelli corvini riflessi alla luce, il suo sguardo magnetico e il suo sorriso
pulito a far innamorare tutte le donne del mondo? Io sono rimasta letteralmente
colpita dal suo incredibile modo di guardare le persone, come se le comprendesse
in ogni gesto o parola, come se riuscisse a scavarne in profondità, come non
era riuscito ancora a fare con sé stesso. Il personaggio di Damon è un
personaggio alquanto complesso, ma altrettanto affascinante ed intrigante.
Credo che sia questo il motivo per cui tutte ne rimagono ammaliate, soggiogate,
rapite. E Ian riesce ad interpretare questo ruolo alla perfezione.
Personalmente credo che sia il ruolo che gli sia riuscito meglio, senza nulla
togliere a tutti gli altri, perché credo che Ian in questo ruolo sia riuscito a
mettere quel lato di sé che esce soltanto nella recitazione. Sfortunatamente
non lo conosco di persona, ma da quel poco che leggo su di lui e sulla sua vita
privata, ritengo che nella sua vita lui sia tutt’altro che un “cattivo” come
Damon Savatore. Ed è per questo, a mio avviso, che riesce ad interpretare
questo ruolo così bene, perché chiunque di noi ha il bisogno di diventare
qualcuno che nessuno crede potrà mai diventare, è il desiderio innato di
ciascuno di noi di fuggire dalla vita di tutti i giorni e diventare sul set
qualcun altro. Potrei anche sbagliarmi, e solo Ian potrà dircelo, ma credo che
sia questa la ragione per cui riesce ad essere così…Damon.
Infatti, questo
ragazzo dagli occhi profondamente intensi e dal sorriso tenacemente espressivo
è una persona che sembra a dir poco perfetta. E’ un uomo impegnato nel sociale,
per la difesa e la protezione di ambiente, animali, natura e…qualsiasi altra
cosa che riguardi il Mondo. Ed è stato a questo punto che è aumentata la mia stima
nei suoi confronti. E’ troppo semplice apprezzare un “personaggio televisivo”,
è spontaneo e quasi “normale”, ma è altrettanto facilissimo dimenticarsene:
basta smettere di guardare quel film e rendersi conto che non esiste realmente
perché è solo opera della creatività degli sceneggiatori. Ecco cosa mi è
successo con Damon Salvatore. Ho capito che era un vampiro bello e tenebroso,
di cui qualsiasi ragazza si sarebbe innamorata, ma nulla di più. E allora? E
allora, a quel punto, ho iniziato a capire chi fosse Ian Somerhalder, chi fosse
l’uomo che interpretava quel ruolo; sono andata oltre al personaggio e ho
deciso di informarmi su chi avevo di fronte. Bene, ciò che ho capito è che Ian
è davvero una persona da stimare, per tutto quello che cerca di fare ogni giorno.
Non credo che sia senza difetti, altrimenti non sarebbe umano, ma credo che il
suo voler migliorare a tutti costi il mondo che ci circonda li annulli tutti.
Ha fondato una fondazione a suo nome, la “IS Foundation” il cui scopo è quello
di educare, con la collaborazione di progetti, fondi e persone, a migliorare il
pianeta e le sue creature. E continua, giorno dopo giorno, ad impegnarsi in
questo progetto con tutto sé stesso, senza mai smettere. Ne ho visti tanti
uomini famosi impegnati nel sociale, ma mai nessuno mi è sembrato sincero come
lui, privo di interessi e desideroso di “convertire” la Terra in un posto pulito e
sano. Ed io lo ammiro per questo. La vita è troppo breve per starcene con le
mani in mano ad aspettare che qualcuno con un colpo di bacchetta magica
trasformi la spazzatura in caramelle, il petrolio in acqua o la cattiveria in
bontà, la vita è troppo breve per smettere di sorridere e credere in quello in
cui speriamo e vogliamo dal profondo. Ed è questo l’insegnamento che dobbiamo
trarre da Ian e dalla sua continua campagna in favore di un mondo migliore; a
prescindere dal fatto di riuscire a cambiare il mondo, per lo meno provarci,
come sta facendo lui, è già un modo per sentirsi soddisfatti a pieno di questa
nostra breve esistenza.
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